Da oggi il mio consueto periodo estivo "part-time" finisce, e se sento ancora una volta qualcuno che dice che chi lavora in proprio è fortunato e ha la vita più facile, potrei reagire male, molto male. :D
Io sono libera professionista, ma avendo anche una collaborazione fissa devo rispettare degli orari "d'ufficio" fuori casa di circa 8-9 ore. Quando sono fuori dell'ufficio gestisco altre collaborazioni saltuarie oltre al lavoro che mi danno i miei clienti. Ciò significa che dopo le 17 recupero i pargoli ed eventualmente organizzo appuntamenti e il resto del mio lavoro, se non lo infilo in pausa pranzo.
Il non marito ha una attività, che si traduce nel non avere orari, nel senso che sa quando va al lavoro e non sa quando tornerà a casa. Per scelta, "necessaria" anche se discutibilissima, lavora 7 giorni su 7, tutto l'anno, feste comprese.
Se decidiamo di andare via qualche giorno lui deve chiedere, incastrare impegni di altri e recuperare.
Non abbiamo due settimane, o tre o quattro di ferie estive, e non abbiamo due o tre settimane di ferie invernali, e non esistono indennità, maternità, malattie, assegni famigliari o non so che altro. Siamo fortunati perché il non marito la mattina è a casa quindi durante le varie vacanze scolastiche riusciamo a gestire i bimbi prendendo io qualche pomeriggio libero dall'UFFICIO e chiedendo favori a parentame vario. In estate poi per tutto il mese di agosto vado in ufficio solo la mattina.
Mi risulta comunque che i dipendenti abbiamo dei permessi a disposizione per queste eventualità, mi risulta anche che tra ferie, permessi e maternità facoltative non sia così critico gestire le riunioni scolastiche, le visite mediche e le vacanze/ponti, se uno vuole.
Non voglio parlare del lato economico perché sarebbe Caporetto. Tralasciamo anche il fatto che io e lui ci vediamo per mezz'ora al giorno a pranzo e che la maggior parte del tempo io penso che stia andando tutto a rotoli.
Io comunque sono convintissima della nostra fortunata, perché posso uscire di casa presto lasciando la gestione mattutina dei bimbi al consorte, che poi si occupa anche della gestione (burocratica e contabile) della sua attività, delle incombenze domestiche e a volte della cena, oltre che prepararmi quotidianamente il pranzo. Siamo fortunati perché mal che vada i bimbi possono stare al lavoro con papà, o lui può andare un pochino più tardi o io uscire prima dall'ufficio, o uscire per un'ora e poi tornare in caso di necessità senza fare una richiesta ufficiale a chissà chi. Fortunati perché se chiama la scuola non è un problema e uno dei due può essere li nell'arco di dieci minuti a dir tanto. Siamo fortunati perché praticamente facciamo tutto da soli. Siamo fortunati perché riusciamo ad incastrare tutto, ogni singolo minuto di ogni singolo giorno, ma per farlo ci facciamo un mazzo tanto, come qualsiasi altro genitore sulla faccia della terra, autonomo, in proprio, dipendente o disoccupato, perché continuare a puntare il dito su chi è diverso da noi è solo una lotta tra poveri che non vale la pena e non serve a nessuno. Servono empatia e comprensione evitando frasi fatte e scontante. Vivremo tutti meglio
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lunedì 2 settembre 2019
lunedì 19 agosto 2019
Gioie e dolori
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il mio autoregalo di compleanno :) |
Stavo preparando un lungo post dove fondamentalmente sproloquiavo su quanto fatto e non fatto e su quanto e cosa avrei dovuto fare o non fare. Il fatto è che a me questi 30 non sono andati molto giù perché non ho voglia. 30 vuol dire finalmente crescere prendersi delle responsabilità che io non ho voglia di prendermi, occuparmi di cose di cui non ho voglia di occuparmi.

Da parecchio non scrivo, sia per mancanza di tempo che per mancanza di voglia. Le cose da inglobare in questo post sono tantissime. Ma meglio così, così poi passa tutto più in fretta e si può andare avanti.
La mia settimana di ferie è finita, oggi sono rientrata in ufficio e anche se a casa ho comunque lavorato, la costrizione degli orari può essere frustrante :D
Avevamo prenotato qualche giorno in Croazia, abbiamo poi cancellato tutto un paio di giorni prima di partire causa doppio bypass a mio padre. La settimana è quindi trascorsa facendo avanti e indietro all'ospedale, non nella nostra città, alternando poche ma meravigliose gite.
La montagna è ancora, per ora, il miglior balsamo per il mio umore. Se poi si riesce ad andare tutti e quattro assieme, seppur con qualche compromesso, posso definirmi felice.
La cosa triste è vedere che pure nella malattia seria, la gara a chi sta peggio non finisce mai, perchè poco importa che abbiano subito tutti lo stesso intervento, l'importante è se uno a fatto un bypass o una valvola in più. E allora la mia fiducia nell'umanità crolla miseramente davanti a queste sceneggiate.

Nel pre e post operatorio è stato invece sconvolgente vedere tutta questa sfilza di poveri omuncoli inetti incapaci di una qualsivoglia forma di autonomia fisica o emotiva. Dall'incapacità di stare soli, a quella di mangiare, nonostante nessuna controindicazione in merito.
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C'è qualcosa di più meraviglioso? |
Da oggi mi aspettano però due giorni in solitaria, viste le vacanze saltate il non marito ha pensato bene di andarsene via due giorni con i pargoli, io mi guardo bene dal sprecare due pomeriggi chiusa in ufficio, e ho in programma un giro attorno ad un laghetto oggi e una corsetta domani sera, se rientro in tempo dal centro di riabilitazione dove dovrebbe essere trasferito mio padre e che conto di andare a trovare proprio domani. Il casino più grande è che non può vedere bimbi sotto i 12 anni, quindi tutte le volte che riesco ad andare devo fare affidamento sulla santa cognata che si tiene i pargoli.
Concludo rivelandovi l'illuminazione che ho avuto per i miei 30 anni, con conseguente buon proposito. Non mi arrabbierò più, con nessuno e per nessun motivo, non ne vale la pena.
P.S. godetevi le foto
martedì 25 giugno 2019
Esiste un limite universale o è tutto soggettivo?
Una mia amica, conosciuta da poco, ma che mi aveva fatto una gran bella impressione, si è separata. Sposata molto giovane, dopo anni di vita coniugale poco felice ha preso coraggio e, figlio al seguito ha mollato il marito.
Negli anni di matrimonio si è sempre dedicata al figlio e alla casa senza avere un lavoro fuori se non qualcosa di occasionale. Dopo pochissimo tempo in cui è stata dai suoi ha trovato un nuovo compagno, che tratta il figlio come fosse suo e la fa felice, tutti felici rimane la questione separazione e mantenimento. Sembra però che lei debba trovarsi un lavoro o almeno provarci altrimenti le abbassano il mantenimento.
Ora lei sta cercando lavoro. Ma "come faccio con quegli orari e i bambino? Ma come faccio d'estate con il bambino? Che poi io con il mantenimento di adesso e lo stipendio del mio compagno non ho problemi"
Quello che mi chiedo io è quanto questo comportamento sia giusto e sano. Passare da un uomo all'altro senza prendersi del tempo per costruirsi un'autonomia e un equilibrio da separata può essere una scelta, magari poco condivisibile ma ca bhe. Ma continuare ad affidarsi e contare su un uomo per vivere a 30 ha veramente senso? Non c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo? Se dovesse andare male anche questa volta si ritroverebbe di nuovo sola, con un figlio, magari due, e gli anni non sarebbero più 30. O anche semplicemente quando il figlio inizierà le medie o le superiori e le spese non saranno più quelle di adesso. E poi per quanto male si sia comportato quest'uomo è giusto caricarlo di questa spesa quando potrebbe essere ridotta con un po' di impegno?
Io ammetto di non condividere questo comportamento, non credo potrei mai fare una vita cosi, sarei completamente senza amor proprio e mi sentirei un parassita.
Negli anni di matrimonio si è sempre dedicata al figlio e alla casa senza avere un lavoro fuori se non qualcosa di occasionale. Dopo pochissimo tempo in cui è stata dai suoi ha trovato un nuovo compagno, che tratta il figlio come fosse suo e la fa felice, tutti felici rimane la questione separazione e mantenimento. Sembra però che lei debba trovarsi un lavoro o almeno provarci altrimenti le abbassano il mantenimento.
Ora lei sta cercando lavoro. Ma "come faccio con quegli orari e i bambino? Ma come faccio d'estate con il bambino? Che poi io con il mantenimento di adesso e lo stipendio del mio compagno non ho problemi"
Quello che mi chiedo io è quanto questo comportamento sia giusto e sano. Passare da un uomo all'altro senza prendersi del tempo per costruirsi un'autonomia e un equilibrio da separata può essere una scelta, magari poco condivisibile ma ca bhe. Ma continuare ad affidarsi e contare su un uomo per vivere a 30 ha veramente senso? Non c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo? Se dovesse andare male anche questa volta si ritroverebbe di nuovo sola, con un figlio, magari due, e gli anni non sarebbero più 30. O anche semplicemente quando il figlio inizierà le medie o le superiori e le spese non saranno più quelle di adesso. E poi per quanto male si sia comportato quest'uomo è giusto caricarlo di questa spesa quando potrebbe essere ridotta con un po' di impegno?
Io ammetto di non condividere questo comportamento, non credo potrei mai fare una vita cosi, sarei completamente senza amor proprio e mi sentirei un parassita.
venerdì 17 maggio 2019
Gita a Venezia
Siamo stanchi, in questo periodo siamo tutti molto stanchi.
Io e non marito siamo sull'orlo di una crisi di nervi, e va tutto bene fino a che ci alterniamo i giorni, diventa un problema quando esplodiamo contemporaneamente. Passiamo insieme circa un'ora al giorno, non continuativa, il weekend forse due.
La scuola sta per finire e poi, invece di tirare il fiato dobbiamo pensare a come sistemare i pargoletti.
Ogni tanto una mano farebbe bene.
Questa premessa per dire che la nostra gita a Venezia ci ha fatto bene, ci voleva, nonostante la levataccia passare una quasi intera giornata insieme ha fatto bene a tutti.
Siamo partiti ovviamente in treno, che andare in macchina a Venezia, a mio parere, è da veri pazzi.
Siamo arrivati puntuali alle 9.15 con biglietti prenotati alla mostra "da kandinsky a botero" alle 10.00.
Mi ero informata bene sul vaporetto da prendere, meno sul prezzo, visto che con la mia vista da aquila avevo letto 1,50 invece di 7,50 per i 75 minuti, sotto i 5 anni i bimbi non pagano.
Sappiate che se contate di usare il vaporetto più di due volte nella giornata vi conviene fare la card, se siete veneti, se non lo siete vi conviene fare la card se vi fermate più giorni.
Fatto sta che nonostante tutto siamo arrivati alla mostra leggermente in ritardo, ma vorrei vedervi in mezzo alle calle. Vi consiglio di investire 2,50 € su una cartina, aiuta molto, e molto di più della mappa del telefono.
La mostra non si può definire meravigliosa, ma comunque bella e interessante, un po' lunga da vedere con i bimbi, anche se per loro è pensato un bel giochino.
Finita la visita alla mostra abbiamo mangiato in un bar li vicino, e poi abbiamo gironzolato un po'.
Piazza San Marco non poteva mancare e nemmeno la Basilica, che io non ricordo di aver mai visto all'interno.
Stavolta non me la sono lasciata sfuggire, sappiate che con lo zaino non si può entrare ma è previsto un deposito gratuito per un'ora in una casa a pochi metri dalla piazza. Internamente NON si possono fare foto o video, ci sono cartelli ovunque ma per alcuni sembra comunque un'indicazione di difficile comprensione.
La basilica è splendida e indescrivibile, estremamente ricca e sfarzosa. Giuro che me ne sarei stata seduta li per ore, in un'altra vita, quella senza figli ;)
Abbiamo visitato il museo di San Marco, sopra la chiesa, (questa parte è a pagamento) visita che vale veramente la pena, almeno per me che mi sono potuta gustare i disegni della Basilica fatti a mano, e i modelli in scala con tutte le strutture ben in vista. Nel museo ci sono anche i cavalli originali che stavano sulla facciata principale, mentre ora sono stati sostituiti da delle copie.
Accedendo a questa zona poi si può uscire sulla loggia e godersi piazza San Marco e la vista della Laguna dall'alto.
La prossima volta saliremo sul campanile.
Infine siamo risaliti verso il Ponte di Rialto, troppo caotico per i miei gusti ma immancabile, e da li abbiamo ripreso il vaporetto per la stazione, piccola merenda e passeggiata nelle calle vicine e poi sul treno di ritorno a casa
Alla sera i bimbi si sono addormentati sul divano nel tempo che io facevo la doccia.
Dovremo organizzare più spesso queste cose.
Io e non marito siamo sull'orlo di una crisi di nervi, e va tutto bene fino a che ci alterniamo i giorni, diventa un problema quando esplodiamo contemporaneamente. Passiamo insieme circa un'ora al giorno, non continuativa, il weekend forse due.
La scuola sta per finire e poi, invece di tirare il fiato dobbiamo pensare a come sistemare i pargoletti.
Ogni tanto una mano farebbe bene.

Siamo partiti ovviamente in treno, che andare in macchina a Venezia, a mio parere, è da veri pazzi.
Siamo arrivati puntuali alle 9.15 con biglietti prenotati alla mostra "da kandinsky a botero" alle 10.00.

Sappiate che se contate di usare il vaporetto più di due volte nella giornata vi conviene fare la card, se siete veneti, se non lo siete vi conviene fare la card se vi fermate più giorni.
Fatto sta che nonostante tutto siamo arrivati alla mostra leggermente in ritardo, ma vorrei vedervi in mezzo alle calle. Vi consiglio di investire 2,50 € su una cartina, aiuta molto, e molto di più della mappa del telefono.
La mostra non si può definire meravigliosa, ma comunque bella e interessante, un po' lunga da vedere con i bimbi, anche se per loro è pensato un bel giochino.

Piazza San Marco non poteva mancare e nemmeno la Basilica, che io non ricordo di aver mai visto all'interno.
Stavolta non me la sono lasciata sfuggire, sappiate che con lo zaino non si può entrare ma è previsto un deposito gratuito per un'ora in una casa a pochi metri dalla piazza. Internamente NON si possono fare foto o video, ci sono cartelli ovunque ma per alcuni sembra comunque un'indicazione di difficile comprensione.
La basilica è splendida e indescrivibile, estremamente ricca e sfarzosa. Giuro che me ne sarei stata seduta li per ore, in un'altra vita, quella senza figli ;)

Accedendo a questa zona poi si può uscire sulla loggia e godersi piazza San Marco e la vista della Laguna dall'alto.
La prossima volta saliremo sul campanile.
Infine siamo risaliti verso il Ponte di Rialto, troppo caotico per i miei gusti ma immancabile, e da li abbiamo ripreso il vaporetto per la stazione, piccola merenda e passeggiata nelle calle vicine e poi sul treno di ritorno a casa

Dovremo organizzare più spesso queste cose.
domenica 28 aprile 2019
Accumulo
Accumulo è la parola d'ordine del periodo.
Soprattutto accumulo cose da fare e post da scrivere, e poi mi trovo come stasera ad avere un elenco infinito di cose da scrivere senza poter darci il giusto spazio, ma non posso certo scrivere un romanzo.
Vorrei scrivere delle cene con le amiche, vecchie e nuove, di confidenze, rivelazioni, prese di coscienza e un po' di spensieratezza.
Delle gite con delle conoscenti, con delle uscite impegnative per le mie gambe e il mio fiato che però danno un sacco di soddisfazione, perché 1100m di dislivello sono tanta roba, e della soddisfazione che mi da la corsa.
Il contro è che se non riesco ad andare a correre non sono esattamente trattabile, tipo stamattina che mi sono svegliata con un temporale pazzesco, e non era decisamente il caso di uscire.
Della mia "dieta" che ha avuto un brusco rallentamento e il peso si è bloccato li.
Dei miei capelli che dopo anni e anni di lotta frustrante sono finalmente come li voglio
Del lavoro, della voglia di studiare e imparare (del pochissimo tempo per farlo) e dell'investimento su me stessa.
Di biglietti per il treno acquistati e tante cose in programma.
Di tutte le prossime domeniche di maggio/giugno impegnate, delle pulizie di primavera da affrontare.
Della mia macchinetta, a cui dovrò dire addio dopo quasi 8 anni di onorato servizio e 18 anni di vita, la mia prima auto se ne dovrà andare alla demolizione.
E penso che forse si è offesa, che l'ho mollata a non marito senza ripensamenti, e quando la uso io nemmeno si degna di partire, perché anche le auto, in fondo, hanno un'anima.
Di Pasqua e giorni di festa, con tante uova, qualche motivo di rabbia e il non marito che propone una passeggiata, che fidatevi, è un evento, tanto che mio padre quando l'ha saputo pensava di dover mettere le catene alle gomme. E in effetti sono 4 gradi e appena qua sopra oggi ha nevicato, e probabilmente tutte le mie piante saranno morte.
Di soffitte svuotate, tanti ricordi da non farcela nemmeno a guardare tutto, ma ricordarsi di come ero mi ha fatto stare bene, realizzare che non sono così pessima come penso ogni tanto, e con un po' di impegno posso farcela. Un po' di amaro c'è sempre, perché il tempo perso con le persone sbagliate non torna indietro, ma era giusto così.
Continuo ad essere felice, con l'unico problema della gestione del tempo. Ma mercoledì è festa, e questo fa iniziare la settimana con una prospettiva tutta diversa
Soprattutto accumulo cose da fare e post da scrivere, e poi mi trovo come stasera ad avere un elenco infinito di cose da scrivere senza poter darci il giusto spazio, ma non posso certo scrivere un romanzo.
Vorrei scrivere delle cene con le amiche, vecchie e nuove, di confidenze, rivelazioni, prese di coscienza e un po' di spensieratezza.
Delle gite con delle conoscenti, con delle uscite impegnative per le mie gambe e il mio fiato che però danno un sacco di soddisfazione, perché 1100m di dislivello sono tanta roba, e della soddisfazione che mi da la corsa.
Il contro è che se non riesco ad andare a correre non sono esattamente trattabile, tipo stamattina che mi sono svegliata con un temporale pazzesco, e non era decisamente il caso di uscire.
Della mia "dieta" che ha avuto un brusco rallentamento e il peso si è bloccato li.
Dei miei capelli che dopo anni e anni di lotta frustrante sono finalmente come li voglio
Del lavoro, della voglia di studiare e imparare (del pochissimo tempo per farlo) e dell'investimento su me stessa.
Di biglietti per il treno acquistati e tante cose in programma.
Di tutte le prossime domeniche di maggio/giugno impegnate, delle pulizie di primavera da affrontare.
Della mia macchinetta, a cui dovrò dire addio dopo quasi 8 anni di onorato servizio e 18 anni di vita, la mia prima auto se ne dovrà andare alla demolizione.
E penso che forse si è offesa, che l'ho mollata a non marito senza ripensamenti, e quando la uso io nemmeno si degna di partire, perché anche le auto, in fondo, hanno un'anima.
Di Pasqua e giorni di festa, con tante uova, qualche motivo di rabbia e il non marito che propone una passeggiata, che fidatevi, è un evento, tanto che mio padre quando l'ha saputo pensava di dover mettere le catene alle gomme. E in effetti sono 4 gradi e appena qua sopra oggi ha nevicato, e probabilmente tutte le mie piante saranno morte.
Di soffitte svuotate, tanti ricordi da non farcela nemmeno a guardare tutto, ma ricordarsi di come ero mi ha fatto stare bene, realizzare che non sono così pessima come penso ogni tanto, e con un po' di impegno posso farcela. Un po' di amaro c'è sempre, perché il tempo perso con le persone sbagliate non torna indietro, ma era giusto così.
Continuo ad essere felice, con l'unico problema della gestione del tempo. Ma mercoledì è festa, e questo fa iniziare la settimana con una prospettiva tutta diversa
domenica 7 aprile 2019
Ho voglia di ballare.

La serata si è conclusa con la pasta al pesto sempre su richiesta della festeggiata.

La prossima settimana ci aspetta il compleanno del non marito che però si accontenta del tiramisù.

domenica 28 ottobre 2018
Gongolo #2
Il week end è ormai finito. anche se io ho un paio d'ore di lavoro ancora.
Sono stati due giorni molto pieni e impegnativi, ma la prospettiva del giovedì a casa ha aiutato a non farsi prendere dall'ansia delle cose da fare.
Poi è arrivata la notizia delle scuole chiuse domani, provvedimento a mio parere esagerato, inutile e che se ne frega fondamentalmente dell'organizzazione delle persone. Che io dico, ok Cortina o Agordo dove ci sono veramente grossi problemi, ma qui nonostante l'acqua incessante non ci sono disagi.
Tornando a noi, sabato me ne sono andata a correre. Sono nuovamente tornata agli 8 km in un'ora. Si lo so, sono una schiappa ma intanto mi basta, e pian piano migliorerò, tra l'altro ancora non corro per tutta l'ora di fila. Oggi invece non ho corso, davvero troppa acqua.
Oggi abbiamo avuto suocero, moglie e cognata a pranzo, strudel salato gnocchi di zucca e torta di carote. E sappiatelo, se ancora non lo avete capito, il tempo pieno è il male, la condanna di mio figlio, e io una madre di m., di conseguenza, perché lavoro.
Comunque è incredibile come ora, che gli altri nipoti sono dall'altra parte dell'oceano diventiamo oggetto di attenzioni, destinatari di doni, cibo, e legna.. mah, coincidenze.
Oggi poi con i bimbi sono andata a teatro, uno spettacolo molto molto bello. Il grande povero ha pianto. Era emotivamente pesante in effetti, per un bambino come lui poi. Si parlava in qualche modo di adozione e alla fine mi ha chiesto se lui fosse uscito dalla mia pancia. "si certo" - " sei sicura?" - "si me lo ricordo bene"
E ora veniamo al titolo.
Gongolo per me questa volta. Perché un collega con molta esperienza e con un certo ruolo, che ho conosciuto qualche anno fa mi ha telefonato per propormi un incarico nella commissione disciplinare. Non mi dilungo in specifiche noiose ma mi ha fatto molto piacere lo ammetto.
Prima o poi la mazzata arriva, che questo è un periodo molto positivo, ma sentirsi dire "per come ti ho conosciuto mi sembri la persona adatta" per ora mi fa gasare alla grande.
Buon inizio settimana!!
Sono stati due giorni molto pieni e impegnativi, ma la prospettiva del giovedì a casa ha aiutato a non farsi prendere dall'ansia delle cose da fare.
Poi è arrivata la notizia delle scuole chiuse domani, provvedimento a mio parere esagerato, inutile e che se ne frega fondamentalmente dell'organizzazione delle persone. Che io dico, ok Cortina o Agordo dove ci sono veramente grossi problemi, ma qui nonostante l'acqua incessante non ci sono disagi.
Tornando a noi, sabato me ne sono andata a correre. Sono nuovamente tornata agli 8 km in un'ora. Si lo so, sono una schiappa ma intanto mi basta, e pian piano migliorerò, tra l'altro ancora non corro per tutta l'ora di fila. Oggi invece non ho corso, davvero troppa acqua.
Oggi abbiamo avuto suocero, moglie e cognata a pranzo, strudel salato gnocchi di zucca e torta di carote. E sappiatelo, se ancora non lo avete capito, il tempo pieno è il male, la condanna di mio figlio, e io una madre di m., di conseguenza, perché lavoro.
Comunque è incredibile come ora, che gli altri nipoti sono dall'altra parte dell'oceano diventiamo oggetto di attenzioni, destinatari di doni, cibo, e legna.. mah, coincidenze.
Oggi poi con i bimbi sono andata a teatro, uno spettacolo molto molto bello. Il grande povero ha pianto. Era emotivamente pesante in effetti, per un bambino come lui poi. Si parlava in qualche modo di adozione e alla fine mi ha chiesto se lui fosse uscito dalla mia pancia. "si certo" - " sei sicura?" - "si me lo ricordo bene"
E ora veniamo al titolo.
Gongolo per me questa volta. Perché un collega con molta esperienza e con un certo ruolo, che ho conosciuto qualche anno fa mi ha telefonato per propormi un incarico nella commissione disciplinare. Non mi dilungo in specifiche noiose ma mi ha fatto molto piacere lo ammetto.
Prima o poi la mazzata arriva, che questo è un periodo molto positivo, ma sentirsi dire "per come ti ho conosciuto mi sembri la persona adatta" per ora mi fa gasare alla grande.
Buon inizio settimana!!
venerdì 26 ottobre 2018
Gongolo
Il weekend è di nuovo arrivato
e anche il brutto tempo. Qui tra primo freddo, vento caldissimo e incendi un po' ovunque è stata una settimana strana.
Stasera esco con delle "amiche" per gentile concessione dei nonni che tengono i pargoli a cena. Sperare arrivi un invito per dormire è troppo, lo so.
Questo fine settimana ho tutte le intenzioni di andare a correre sabato e anche domenica, e il giovedì a casa mi mette già di buon umore in prospettiva della prossima settimana.
Domenica probabilmente avrò suocero, compagna e cognata a pranzo, quindi se non vado a correre prima, potrei non reggere.
E poi gongolo, gongolo in privato ma gongolo.
Perché sentirsi dire, da più persone, e in diversi ambiti, quanto sono bravi i bambini fa comunque sempre molto piacere. Segno che proprio tutto non abbiamo sbagliato.
Ecco, magaripossiamo posso mollare un po' di rigidità, almeno con il grande.
Quando poi ti chiamano dalla piscina a dirti che il pargolo è cosi bravo che sarebbe il caso, se a voglia, di fare qualche gara, bhè allora gongolo il doppio, ma solo qui e con il non marito, che in fondo non è che freghi nulla a nessuno, e tirarsela non va mai bene, che prima o poi, lo so, la ruota gira.
Però fa piacere ecco, e ogni tanto fa bene guardarsi in faccia con il non marito e dirsi che in fondo, siamo proprio bravi, oltre che fortunati.
e anche il brutto tempo. Qui tra primo freddo, vento caldissimo e incendi un po' ovunque è stata una settimana strana.
Stasera esco con delle "amiche" per gentile concessione dei nonni che tengono i pargoli a cena. Sperare arrivi un invito per dormire è troppo, lo so.
Questo fine settimana ho tutte le intenzioni di andare a correre sabato e anche domenica, e il giovedì a casa mi mette già di buon umore in prospettiva della prossima settimana.
Domenica probabilmente avrò suocero, compagna e cognata a pranzo, quindi se non vado a correre prima, potrei non reggere.
E poi gongolo, gongolo in privato ma gongolo.
Perché sentirsi dire, da più persone, e in diversi ambiti, quanto sono bravi i bambini fa comunque sempre molto piacere. Segno che proprio tutto non abbiamo sbagliato.
Ecco, magari
Quando poi ti chiamano dalla piscina a dirti che il pargolo è cosi bravo che sarebbe il caso, se a voglia, di fare qualche gara, bhè allora gongolo il doppio, ma solo qui e con il non marito, che in fondo non è che freghi nulla a nessuno, e tirarsela non va mai bene, che prima o poi, lo so, la ruota gira.
Però fa piacere ecco, e ogni tanto fa bene guardarsi in faccia con il non marito e dirsi che in fondo, siamo proprio bravi, oltre che fortunati.
lunedì 19 marzo 2018
Eccomi
Week end passato, e dire che ho dormito è dire poco, o per lo meno stanotte ho dormito 10 ore e sabato 7, quindi direi che mi sono riposata abbastanza per tutta la settimana

Torta per il mio papà, fatta
Torta con gli avanzi per il non marito, fatta
ü Al lavoro sabato mattina,
ü con la piccola dopo,ü riposino sul divano,
ü spesa con i bimbi e comperare uova di pasqua,
× messa
ü piegare panni,
ü corsa alle 5.30 sabato e con la pioggia domenica e passaggio al livello successivo,
ü serata film venerdì sera con pop corn, biscotti, cioccolato, gelato e frutta,
ü pasti più decenti i giorni successivi,
ü Un po' di tempo dedicato ai bimbi
ü Pranzo con le amiche
× lavoro, contabilità, organizzazione gite
Sarà una settimana interessante :)
venerdì 16 marzo 2018
A cosa dico no?
A chi preme per avere lavori finiti?
A chi chiede presenza al lavoro il sabato mattina?
Ai figli che hanno attività varie?
Ai figli che vogliono giocare e necessitano di attenzioni particolari?
Alla famiglia con cui ho già fissato la torta (da fare) per domenica per la festa del papà?
Alla mia testa che ha bisogno di andare a correre?
Ai panni che giacciono ammassati da due settimane?
Al commercialista che mi chiede la contabilità?
All'amica che mi invita a pranzo fuori e ne ha bisogno?
Al mio corpo che chiede un po' di sonno?
Alla gita da organizzare?
Alle proposte da fare a mia mamma per i suoi 50anni?
Alla messa per lo zio, e quindi ai nonni che ci tengono?
Ai pasti sufficientemente sani che latinano un po' troppo spesso?
Alle amiche a cui dovrei scrivere per sapere come va?
L'unica cosa positiva è veramente la pioggia prevista per il fine settimana, che forse mi farà guadagnare un po' di tempo per stare in casa
Al momento sono leggermente assalita dallo sconforto, poco più di 48h per incastrare tutto e nessuna idea per riuscirci. (si accettano suggerimenti)
Di certo è che arriverà lunedì, e quel che sarà, sarà
A chi chiede presenza al lavoro il sabato mattina?
Ai figli che hanno attività varie?
Ai figli che vogliono giocare e necessitano di attenzioni particolari?
Alla famiglia con cui ho già fissato la torta (da fare) per domenica per la festa del papà?
Alla mia testa che ha bisogno di andare a correre?
Ai panni che giacciono ammassati da due settimane?
Al commercialista che mi chiede la contabilità?
All'amica che mi invita a pranzo fuori e ne ha bisogno?
Al mio corpo che chiede un po' di sonno?
Alla gita da organizzare?
Alle proposte da fare a mia mamma per i suoi 50anni?
Alla messa per lo zio, e quindi ai nonni che ci tengono?
Ai pasti sufficientemente sani che latinano un po' troppo spesso?
Alle amiche a cui dovrei scrivere per sapere come va?
L'unica cosa positiva è veramente la pioggia prevista per il fine settimana, che forse mi farà guadagnare un po' di tempo per stare in casa
Al momento sono leggermente assalita dallo sconforto, poco più di 48h per incastrare tutto e nessuna idea per riuscirci. (si accettano suggerimenti)
Di certo è che arriverà lunedì, e quel che sarà, sarà
martedì 3 ottobre 2017
Mi è andata bene
Ormai è noto, io e il non marito siamo passati da zero a cento in pochissimo tempo, o meglio, da due a tre in poco più di un anno.
Quando qualche genio se ne esce con il solito disco rotto
- sei fortunata che il non marito stende/lava/cucina/sta con i bimbi ecc. ecc.-
Ho ormai imparato a rispondere più o meno ironicamente che con me o va così o quella è la porta, e che mai avrei scelto di passare la mia vita con qualcuno che non fosse disposto a dividere onori e oneri della vita familiare in equa parte.
E se tutto questo è vero, è anche vero che io e il non marito non abbiamo avuto veramente il tempo di conoscerci prima di scoprire che il grande stava arrivando, ed eravamo quindi nel pieno della fase "innamoramento".
Finita la fase ci siamo trovati di fronte a quello che restava di due persone catapultate in una vita non esattamente programmata e prevista. Sono passati quasi sette anni e noi siamo ancora qui, e insieme. Dopo anni di tantissimi bassi e risicati alti, siamo ad un, oserei dire, consolidato equilibrio di un costante medio alto con qualche basso sempre più facilmente ignorabile.
E se è vero che ci scegliamo in qualche modo tutti i giorni è anche vero che siamo stati fortunati, perché dopo la botta iniziale io non mi sono trovata in casa uno squilibrato, alcolizzato, con svariati vizi e magari violento.
A lui è andata un po' peggio, ma ancora non se ne è accorto.
Ma è stata solo fortuna, tanta tantissima fortuna.
Purtroppo, c'è a chi non è andata così bene e si trova ora incastrata in una vita che non avrebbe mai voluto, con una persona potenzialmente molto pericolosa, senza un'apparente via d'uscita.
Ed è triste
Quando qualche genio se ne esce con il solito disco rotto
- sei fortunata che il non marito stende/lava/cucina/sta con i bimbi ecc. ecc.-
Ho ormai imparato a rispondere più o meno ironicamente che con me o va così o quella è la porta, e che mai avrei scelto di passare la mia vita con qualcuno che non fosse disposto a dividere onori e oneri della vita familiare in equa parte.
E se tutto questo è vero, è anche vero che io e il non marito non abbiamo avuto veramente il tempo di conoscerci prima di scoprire che il grande stava arrivando, ed eravamo quindi nel pieno della fase "innamoramento".
Finita la fase ci siamo trovati di fronte a quello che restava di due persone catapultate in una vita non esattamente programmata e prevista. Sono passati quasi sette anni e noi siamo ancora qui, e insieme. Dopo anni di tantissimi bassi e risicati alti, siamo ad un, oserei dire, consolidato equilibrio di un costante medio alto con qualche basso sempre più facilmente ignorabile.
E se è vero che ci scegliamo in qualche modo tutti i giorni è anche vero che siamo stati fortunati, perché dopo la botta iniziale io non mi sono trovata in casa uno squilibrato, alcolizzato, con svariati vizi e magari violento.
A lui è andata un po' peggio, ma ancora non se ne è accorto.
Ma è stata solo fortuna, tanta tantissima fortuna.
Purtroppo, c'è a chi non è andata così bene e si trova ora incastrata in una vita che non avrebbe mai voluto, con una persona potenzialmente molto pericolosa, senza un'apparente via d'uscita.
Ed è triste
lunedì 18 settembre 2017
Settimana impegativa
Stasera una mia amica che è tornata da Londra per qualche giorno viene a cena, devo fare un po' di spesa a pranzo.
Domani piscina per tutti e tre, e quindi mia mamma a cena, e per fortuna il non marito prepara la cena a pranzo.
Mercoledì forse si festeggia il compleanno di mio padre quindi pizza e torta da preparare.
E poi per fortuna basta.
Devo anche trovare il tempo per lavorare un po' la sera
Buon lunedì
Domani piscina per tutti e tre, e quindi mia mamma a cena, e per fortuna il non marito prepara la cena a pranzo.
Mercoledì forse si festeggia il compleanno di mio padre quindi pizza e torta da preparare.
E poi per fortuna basta.
Devo anche trovare il tempo per lavorare un po' la sera
Buon lunedì
venerdì 8 settembre 2017
Il mio menù senza glutine per domenica
Come sempre mi concentro sugli antipasti finger food, in modo da favorire aperitivo in piedi e stuzzicare la gola per la portata principale, di solito un primo. Il secondo lo salto quasi sempre e si passa al dolce.
Antipasti
- Girelle di sfoglia al pesto
- Serpenti di sfoglia con speck e semi di papavero
- Arrotolati di zucchine con Philadelphia
- Spiedino di mozzarella e pomodorino
- Crostino con hummus di ceci
Primo
Risotto ai funghi
Dolce
Torta fredda di ricotta
E chissà che io i ceci me li sappia tenere in bocca, altrimenti il pranzo potrebbe finire presto e molto male, visti gli ospiti
Antipasti
- Girelle di sfoglia al pesto
- Serpenti di sfoglia con speck e semi di papavero
- Arrotolati di zucchine con Philadelphia
- Spiedino di mozzarella e pomodorino
- Crostino con hummus di ceci
Primo
Risotto ai funghi
Dolce
Torta fredda di ricotta
E chissà che io i ceci me li sappia tenere in bocca, altrimenti il pranzo potrebbe finire presto e molto male, visti gli ospiti
mercoledì 23 agosto 2017
Con calma
Oggi il piano era trovarci qui con una mia amica che abita a Trento e i suoi figli.
Siamo partiti subito dopo pranzo entusiasti all'idea di andare sul pony. Entusiasmo finito per la piccola appena le hanno fatto vedere la cuffietta igienica da mettere sotto il caschetto. Quindi niente giro per lei, ma solo per il grande con Pippo e per gli altri bimbi con Sandy (?)
Poi piccola merendina e per il resto del pomeriggio tanti giochi con delle gomme di auto usate e colorate.
Che al prossimo cambio gomme ci faccio un pensiero, ci hanno davvero passato il pomeriggio, tanto che erano le 18 passate quando siamo riusciti a caricarli in auto.
Scendendo dal Maso del Sole è impossibile restare indifferenti al panorama del lago di Caldonazzo, quindi io e i bimbi ci siamo fermati li per una passeggiata, il lancio di qualche sasso, una scivolata, un giro in altalena e una sbucciata di ginocchia.
Alla fine abbiamo deciso di fermarci a mangiare, e in particolare siamo andati qui e devo ammettere che sono stata molto soddisfatta.
E' stato strano cenare da sola con i bimbi in un locale pubblico, non credo fosse mai successo, al bar o per un gelato si, ma per una cena no. E' stato bello, noi tre da soli in mezzo a tutte quelle coppie e famiglie.
Siamo tornati a casa alle 22, i bimbi non si sono nemmeno addormentati in auto e si sono mangiati pure il ghiacciolo promesso arrivati a destinazione. Doccia e letto.
Un pomeriggio lento, senza guardare l'ora, senza fretta e praticamente senza cellulare.
Bello e basta
domenica 20 agosto 2017
Gite
Se fossi casalinga credo che la casa verrebbe abbandonata a se stessa e io sarei sempre in giro con i bimbi.
In questo agosto tra uscite, amichetti a casa, andare da amichetti e si, dormire, la casa è un macello.
Nella mia, ormai giunta al termine, settimana di vacanza ho anche toccato poco il pc per lavorare, e tutta la lista di cose da fare è li, senza una cancellatura.. mannaggia ai sensi di colpa che mi stanno divorando lo stomaco.
Però ho passato tanto tempo con i bimbi, ho camminato con loro e ho riposato, per la buona pace della mia forma fisica.
In questo agosto tra uscite, amichetti a casa, andare da amichetti e si, dormire, la casa è un macello.
Nella mia, ormai giunta al termine, settimana di vacanza ho anche toccato poco il pc per lavorare, e tutta la lista di cose da fare è li, senza una cancellatura.. mannaggia ai sensi di colpa che mi stanno divorando lo stomaco.
Però ho passato tanto tempo con i bimbi, ho camminato con loro e ho riposato, per la buona pace della mia forma fisica.
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Lago del Mis |
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Lago del Mis |
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Vista dal monte Grappa |
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Valle di San Martino |
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Val Corpassa |
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Val Corpassa |
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Val Corpassa |
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Vista da Passo Rolle |
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Laghetti Colbricon |
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Laghetti Colbricon |
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Arte sella |
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Arte Sella |
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Vista da Cima Campo |
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Vista da Cima Campo |
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Lago di Lamar |
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Lago di Lamar |
sabato 19 agosto 2017
Tanti auguri a noi

Durante la mia pausa dal blog il grande ha fatto 5 anni e io ne ho fatti 28.

Il compleanno del grande è stato festeggiato con uscita anticipata dall'asilo, gelato tutti e 4 assieme e cena da papà e dinosauri giganti (ok, non giganti ma i più grandi che sono riuscita a trovare).
Il fine settimana piccola festicciola con torta, nonni, zii cugini e amici di famiglia.
Non è stato nulla di eccezionale.. eravamo in pieno trasloco e non avevo ne tempo ne forze di fare di meglio



Il non marito si è ricordato di farmi gli auguri.
Poi con i bambini ha preparato un cartellone di auguri e infine ha organizzato una cena a due.
Il grande ha leggermente anticipato la sorpresa, visto che il giorno prima continuava a dire che la nonna lo avrebbe messo a letto.
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IL DOLCE - non di dovrebbero mettere le olive disidratate insieme al gelato |

martedì 4 luglio 2017
La mia nuova casa
La mia nuova casa
è un vera casetta,
su tre piani e con il giardino
ha una grande cucina, una grande sala, un bagno due grandi camere, un disimpegno che useremo come studio, un terrazzo e un'ampia soffitta polverosa, piena di ragni e ragnatele.
tutta la casa in realtà è piena di ragni, sembra si trovino bene
è in piazza
nella piazza di una piccola frazione
ma sempre in piazza
e a me che arrivo da un appartamento fronte strada fa strano
perché si sente gente chiacchierare fino a tardi, quando i miei bimbi già dormono da un pezzo e io sono davanti ad un pc, invece che essere fuori a chiacchierare
ci sono tanti vicini, e per una come me, non molto abile a fare amicizia, è una vera tortura.
senza tende mi sento costantemente dentro un grande fratello, con gente che ci passa di fronte e inevitabilmente sbircia dentro, a tutte le ore
la mia nuova casa è circondata di tante strade poco trafficate, che aspettano solo di essere percorse con passeggiate e giri in bici, e io, dopo quasi tre settimane, non ho ancora fatto un giro
nella mia nuova casa il mio piccolo giardino ha già un ampio cerchio di erba gialla e schiacciata, saranno gli alieni? no, semplicemente il grande che ama andare in bici.
nella nuova casa abbiamo portato tutte le nostre cose, anzi, molte le abbiamo buttate, molte le abbiamo regalate, alcune si sono infilate negli scatoloni senza dire niente, così di nascosto.
tipo i problemi.
è un vera casetta,
su tre piani e con il giardino
ha una grande cucina, una grande sala, un bagno due grandi camere, un disimpegno che useremo come studio, un terrazzo e un'ampia soffitta polverosa, piena di ragni e ragnatele.
tutta la casa in realtà è piena di ragni, sembra si trovino bene
è in piazza
nella piazza di una piccola frazione
ma sempre in piazza
e a me che arrivo da un appartamento fronte strada fa strano
perché si sente gente chiacchierare fino a tardi, quando i miei bimbi già dormono da un pezzo e io sono davanti ad un pc, invece che essere fuori a chiacchierare
ci sono tanti vicini, e per una come me, non molto abile a fare amicizia, è una vera tortura.
senza tende mi sento costantemente dentro un grande fratello, con gente che ci passa di fronte e inevitabilmente sbircia dentro, a tutte le ore
la mia nuova casa è circondata di tante strade poco trafficate, che aspettano solo di essere percorse con passeggiate e giri in bici, e io, dopo quasi tre settimane, non ho ancora fatto un giro
nella mia nuova casa il mio piccolo giardino ha già un ampio cerchio di erba gialla e schiacciata, saranno gli alieni? no, semplicemente il grande che ama andare in bici.
nella nuova casa abbiamo portato tutte le nostre cose, anzi, molte le abbiamo buttate, molte le abbiamo regalate, alcune si sono infilate negli scatoloni senza dire niente, così di nascosto.
tipo i problemi.
mercoledì 31 maggio 2017
Senza debiti
Ieri sera finalmente ho ridato ai miei genitori i soldi che ci hanno prestato per l'auto quasi 2 anni fa.
E ho un peso in meno
E ho un peso in meno
venerdì 7 aprile 2017
Capire
Quando un'amica ti racconta
di un'auto ammaccata con una testata
offese verbali pesanti davanti ai figli piccolissimi e urlanti
paura di violenza fisica
dipendenze importanti da alcool, giochi e altro
prepotenze
minacce
la speranza e l'ostinazione comunque a continuare in nome di una famiglia che a tuo avviso non esiste
la risposta "anche io credevo" al tuo "io non potrei mai accettare questi comportamenti"
capisci che
si, sei estremamente fortunata
si, anche se lui si lamenta sempre di dolori da vecchio e stanchezza solo sua, tu non puoi lamentarti di lui
si, anche se le litigate ci sono spesso, sono per motivi futili
no, non ti ha mai chiamato puttana.
no, non ci ha mai nemmeno provato ad alzarti le mani
si, ha dato in escandescenze un paio di volte perché portato allo sfinimento, e comunque molto meno di te
e no, non puoi più pensare di fare a pezzi 4 vite perché lui dormirebbe sempre o vuole festeggiare il compleanno in sala prove, o dice "ti ho lavato i piatti", o non ha buttato il secco, o non ha portato qualcosa all'asilo o ha fatto tutto quanto assieme, puoi arrabbiarti, puoi farglielo notare, ma stop. Perché i problemi sono altri
E questa è la triste verità
di un'auto ammaccata con una testata
offese verbali pesanti davanti ai figli piccolissimi e urlanti
paura di violenza fisica
dipendenze importanti da alcool, giochi e altro
prepotenze
minacce
la speranza e l'ostinazione comunque a continuare in nome di una famiglia che a tuo avviso non esiste
la risposta "anche io credevo" al tuo "io non potrei mai accettare questi comportamenti"
capisci che
si, sei estremamente fortunata
si, anche se lui si lamenta sempre di dolori da vecchio e stanchezza solo sua, tu non puoi lamentarti di lui
si, anche se le litigate ci sono spesso, sono per motivi futili
no, non ti ha mai chiamato puttana.
no, non ci ha mai nemmeno provato ad alzarti le mani
si, ha dato in escandescenze un paio di volte perché portato allo sfinimento, e comunque molto meno di te
e no, non puoi più pensare di fare a pezzi 4 vite perché lui dormirebbe sempre o vuole festeggiare il compleanno in sala prove, o dice "ti ho lavato i piatti", o non ha buttato il secco, o non ha portato qualcosa all'asilo o ha fatto tutto quanto assieme, puoi arrabbiarti, puoi farglielo notare, ma stop. Perché i problemi sono altri
E questa è la triste verità
giovedì 6 aprile 2017
Riflessione
Quando la libertà di espressione, dei bambini, sfocia nella maleducazione?
Io non sono grande sostenitrice delle formalità obbligate tra le persone, e il non marito negli anni mi ha insegnato a pretendere ancora meno, che tante cose non sono maleducazioni ma rispetto dei "bisogni" e volontà personali (esempio stupido, finire quello che hai nel piatto o mangiare qualcosa che non ti piace se sei ospite)
Ancor più nei bambini
Pertanto ai miei figli non impongo abbigliamenti particolari in situazioni particolari, tanto che il grande domenica si è voluto mettere degli orribili pantaloni in lana grigia, contento lui, che a volte si veste come un arcobaleno e altre perfettamente in tinta.
Non li obbligo a giocare e essere felici alle feste, li sprono e cerco di convincerli, ma se poi stanno tutto il tempo attaccati alle gambe amen.
Non rispondo mai per loro ma dico "rispondi" o "saluta", e se non salutano amen.
Pertanto io non pretendo che i bambini parlino o salutino degli sconosciuti, o che diano baci a parentame vario, glielo propongo e stop. Come non pretendo che se andiamo a casa di qualcuno stiano fermi immobili per un'ora. Si portano un giochino, solitamente automobiline e via.
Ora però se tu vai a casa di qualcuno per la prima volta credo che ci siano delle regole non scritte da rispettare. Tipo che
- non apri porte chiuse senza chiedere
- se ti dico che non si aprono determinate porte, non mi rispondi "ma io sono curioso"
- non ti servi da solo senza chiedere, soprattutto liquidi in bottiglie di vetro.
- non chiedi giochi in regalo, dando per scontato che ti venga detto di si
- non ti riempi la bocca come se dovessi morire da un momento all'altro sbriciolando sopra il cibo rimasto pulito, e vieni giustificato che "a scuola non insegnano a mangiare" A SCUOLA!!!???!
Sbaglio io? Perché magari ancora pretendo troppo credendo che ai bambini debba essere insegnato un minimo di vivere sociale e di educazione. Che la liberta di espressione e di carattere sia altra
E che certi comportamenti mi fanno venire la tachicardia e sperare che la tortura finisca presto e che la mia casa non ne esca troppo provata
Io non sono grande sostenitrice delle formalità obbligate tra le persone, e il non marito negli anni mi ha insegnato a pretendere ancora meno, che tante cose non sono maleducazioni ma rispetto dei "bisogni" e volontà personali (esempio stupido, finire quello che hai nel piatto o mangiare qualcosa che non ti piace se sei ospite)
Ancor più nei bambini
Pertanto ai miei figli non impongo abbigliamenti particolari in situazioni particolari, tanto che il grande domenica si è voluto mettere degli orribili pantaloni in lana grigia, contento lui, che a volte si veste come un arcobaleno e altre perfettamente in tinta.
Non li obbligo a giocare e essere felici alle feste, li sprono e cerco di convincerli, ma se poi stanno tutto il tempo attaccati alle gambe amen.
Non rispondo mai per loro ma dico "rispondi" o "saluta", e se non salutano amen.
Pertanto io non pretendo che i bambini parlino o salutino degli sconosciuti, o che diano baci a parentame vario, glielo propongo e stop. Come non pretendo che se andiamo a casa di qualcuno stiano fermi immobili per un'ora. Si portano un giochino, solitamente automobiline e via.
Ora però se tu vai a casa di qualcuno per la prima volta credo che ci siano delle regole non scritte da rispettare. Tipo che
- non apri porte chiuse senza chiedere
- se ti dico che non si aprono determinate porte, non mi rispondi "ma io sono curioso"
- non ti servi da solo senza chiedere, soprattutto liquidi in bottiglie di vetro.
- non chiedi giochi in regalo, dando per scontato che ti venga detto di si
- non ti riempi la bocca come se dovessi morire da un momento all'altro sbriciolando sopra il cibo rimasto pulito, e vieni giustificato che "a scuola non insegnano a mangiare" A SCUOLA!!!???!
Sbaglio io? Perché magari ancora pretendo troppo credendo che ai bambini debba essere insegnato un minimo di vivere sociale e di educazione. Che la liberta di espressione e di carattere sia altra
E che certi comportamenti mi fanno venire la tachicardia e sperare che la tortura finisca presto e che la mia casa non ne esca troppo provata
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