giovedì 31 dicembre 2020

Anno balordo

Il 2020, quello che potremo definire l'anno degli arcobaleni.
Pensavo che l'anno che sta per finire ci avesse rubato tanto e di aver fatto poco e nulla, invece, nonostante ci abbia privato di moltissime cose, soprattutto di molte opportunità per i bambini quest'anno è stato intenso. E' iniziato il 1 gennaio con una passeggiata in mezzo ai boschi, con avventura in mezzo ai rovi per seguire le idee barlenghe del papà.
Febbraio ci ha regalato ancora le giornate a teatro, le recite di scuola e il carnevale
Da marzo è iniziato il declino, sono comparse le mascherine e è iniziato il lock down. Abbiamo fatto "amicizia" con la DAD, abbiamo sfruttato il giardino e imparato nuovi giochi, abbiamo fatto qualche scampagnata in posti isolati, abbiamo imparato ad avere il papà a casa.
Aprile mese di compleanni per noi, compleanni chiusi in casa, sia quello della piccola, festeggiato con un papà mascherato causa influenza, e quello del non marito. Mese anche di Pasqua, che nonostante la quarantena ha visto la casa riempirsi di uova... e mese di sole, giochi in giardino e giochi casalinghi.
Maggio dolce amaro, abbiamo rinfrescato casa imbiancando, nella speranza che fosse l'ultima volta, abbiamo buttato alle ortiche 9 anni di vita, abbiamo buttato i soldi per due fedi che non verranno mai usate, così come i vestiti che resteranno nell'armadio.Abbiamo fatto passeggiate di famiglia e non, e c'è stato un cambio bici che mi ha fatto pensare a quanto diamine crescano veloce quei due li, a quante soddisfazioni diano e a quanto speciali siano.
Giugno di grigliate in famiglia, di compleanno del grande e di camminate in monatagna, finalmente la mia amata montagna, che chiarifica tutto
Luglio col bene che ti voglio, ha visto bimbi e non marito andare qualche giorno in montagna, e ha visto me sulle Tre Cime di Lavaredo. E finalmente si è ricominciato a vedere amici, pranzi e cene, passeggiate e scampagnate con amici che fanno bene all'anima. Per finire qualche giorno di mare per me e i bimbi e la novità più grande in casa nostra, l'arrivo del piccolo amico Piuma.
Agosto se la gioca con luglio come mese preferito, il mio compleanno passato a Firenze è stato uno dei migliori compleanni della mia vita. Vacanzina per noi, tutti insieme, e è questa la novità, a Firenze e Pisa, con tappa all'Antico Vinaio e cena con cacio e pepe. Abbiamo camminato tanto, mangiato tanto, visto tanto, conosciuto di persona Manu e family, con una mancanza all'appello, ma ci rifaremo quando decideranno di venire a scarpinare dalle mie parti. E al ritorno? di nuovo montagna e di nuovo circo, cosa chiedere di più? Una cosa c'è, ed è una nuova casa, tanto tanto cercata e finalmente trovata, una proposta fatta in un paio di giorni, e accettata a pochi giorni dal mio compleanno.
Settembre ha visto ancora i bimbi al mare qualche giorno con me, e in montagna, qualche giorno con papà e poi, poi è ricominciato tutto, scuola e piscina, sembrava una vita normale, le solite corse, i soliti incastri, i cambi di orario e finalmente l'aiuto pratico dei nonni, che dopo 8 anni direi che era ora.
Ottobre, ma in realtà tutto questo anno, è stato dedicato alla cucina, agli esperimenti alle novità, ho imparato a fare pane alla zucca decente, e abbiamo provato gli gnocchi di castagne. Ancora cene e amici... le ultime in realtà. Ottobre ha visto anche volare via Piuma, letteralmente, non dirò di chi è la colpa perchè mi sembra scontato. Infine la banca che dice si, e noi che vediamo la nuova casa avvicinarsi.
A novembre, se non sbaglio, con i nuovi DPCM non marito alla sera è a casa, e di nuovo cambiano gli equilibri, sicuramente per me è un vantaggio, lavorativamente parlando, e i bimbi sono felici. Novembre porta con se l'epilogo di anni di sofferenze per il nonno, l'annuncio della fine, la consapevolezza del "non c'è più nulla da fare". Io e i bambini siamo di nuovo soli a passare le giornate spesso e volentieri, piove piove tanto, arriva qualcosa che ricorda VAIA e fa paura, ma decido che non voglio più stare a casa, nemmeno quando piove, stivali per tutti. Quegli stivali li io non volevo comprarli, serviranno soprattutto nella casa nuova e non comprarli era un segno di scaramanzia.. ma.. chissene anche alla scaramanzia. Dicembre si porta via il nonno, e porta tante tante tante domande. Porta anche tanta tanta neve e il Natale. Natale vuol dire biscotti per me e quest'anno per la prima volta in 10 anni vuol dire stare assieme.
E l'anno nuovo? L'anno nuovo non lo so, spero finalmente in un trasloco e per il resto si vedrà. L'importante è essere positivi e ottimisti, e se manca l'ottimismo l'alcool una mano la dà. Buona fine a quanti passeranno di qua e buon inizio, anche se non si dice

12 commenti:

  1. quando sia ha figli piccoli come nel tuo caso è giusto pensarla come te...che poi anche tu sei giovane, maledetta..... :-))))

    buon anno e un abbraccio

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    1. I tuoi commenti sono sempre portatori di buon umore :D.. Buon anno a te e un forte abbraccio

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  2. Ciao Nia, leggo che ha trovato il modo di vivere serenamente un anno difficile.Nella tragedia della clausura ho apprezzato il mio essere anziano, niente problemi di lavoro o di figli, se non la lontananza.
    Certo che il 2021 sarà migliore.
    Auguri di buon inizio.
    Ciao fulvio

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  3. Non un anno facile, ti auguro tanta serenità per il 2021.

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  4. Un'annata all'insegna dell'ottimismo comunque, del buon viso a cattivo gioco.. (la foto con le Tre Cime mi ha fatto sussultare.. che ricordi!). L'anno che viene reca buoni presagi, per quanto quelli che remano contro non manchino (anche tra i miei amici), dobbiamo essere fiduciosi.. ;)

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    1. Non ero mai stata sulle tre cime. Se si può evitare l'anello più turistico si possono fare camminate meravigliose

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  5. Ma che meraviglia di post!!!! Un lavorone!!!
    'se manca l'ottimismo l'alcool una mano la da' è un mantra meraviglioso!!
    Che il 2021 spacchi!!

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    1. In realtà non è neppure fatto così bene, ma avevo bisogno di vedere le cose nero su bianco per capire come è andata

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  6. Come sta andando l'anno nuovo, che ormai tanto nuovo non è più?

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    1. Ne ho scritto proprio oggi. Molto spesso sfogare i momenti critici mi fa ridimensionare i problemi

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