martedì 21 marzo 2017

Dinamiche infantili

Ieri avevo una ubriacatura da mezza pinta..... lo so, sono irrecuperabile

Oggi ho una ubriacatura da zuccheri.

Le cose vanno un pochino meglio, anche perché il non marito mi ha fatto gentilmente notare che ne ha piene le scatole.
Il problema resta il cibo.

Comunque
Ieri il grande ha invitato due amici a cena, solitamente ne invita solo uno alla volta, ieri abbiamo provato la tripletta, e bhè, è stato interessante.

Purtroppo o per fortuna il mio non è quello che vuole dominare con i suoi amici, si lascia tranquillamente guidare dalle decisioni altrui. E solitamente con i due amici in questione capita esattamente questo, loro sono caratterialmente più forti e decisionisti.
Ieri quindi avevamo due bambini forti.
Chi vincerà?

E' andata che ci hanno provato tutti e due a prevalere, ma uno dei due quando ha visto, o ha avuto l'impressione di non riuscire a farcela ha scelto la difesa, quindi mentre l'altro affermava sempre più la sua "forza" lui invece di riattaccare ha iniziato a frignare e a piagnucolare.

La tristezza più grande, per me, è che mio figlio non ha fatto nulla. Avrei avuto piacere che quando 1 diceva a 2 che non poteva giocare o non poteva essere il re o altre cose sul genere lui intervenisse. Invece stava li senza dire nulla subendo le decisioni altrui.
Per me che, sotto questo punto di vista, sono sempre stata una testa calda, che nessuno ha mai potuto dirmi con chi potevo o meno giocare, uscire o parlare è uno smacco grande.
Vedremo di lavorarci perché si lascia molto condizionare. E anche all'asilo mi diche che "x" non vuole che lui giochi con tizio e caio.
E a me viene il nervoso, e tento di spiegargli.
Mi verrebbe da allontanare il più possibile questo bambino, che non mi piace particolarmente, ma è amico suo e non deve piacere a me.

La realtà è che per educare un figlio ci vuole tempo e a me sembra sempre di non averne. E quindi sono un po' in paranoia per come diventeranno i miei figli, soprattutto il grande. Vorrei che pensassero con la propria testa, perché l'importante è quello, perché solo così possono affrontare ogni ostacolo che li aspetta da qui alla fine della loro vita.
Ma qual è la soluzione? A volte mi viene il dubbio che dovrei restare a casa invece di lavorare, che solo così potrei seguire i bimbi come si deve.
Niente, mi sto impanicando, meglio chiudere.

9 commenti:

  1. Guarda io sono a casa, ma tanto le situazioni che devono imparare a gestirsi le incontrano fuori..vedo con Sofia, tra una cosa e l' altra alla fine il momento per "vedersi" realmente arriva all'ora di cena. E anche lei è in un trio di amiche, tutte e tre peperine..una in particolare con la tendenza a comandare "se non faccio come vuole si arrabbia" che è una cosa che a me fa' incazzare, di buono Sofia ha che non si lascia proprio trascinare e non ha bisogno del gruppo quindi se una situazione non le piace se ne fa' a fare altro. Ma è carattere, noi cerchiamo di farle avere fiducia in se stessa e che sappia regolarsi pensando con la propria testa (che poi, troppa sicurezza e diventa strafottenza..) ma la sua indole non si può cambiare.. e tieni conto che noi li giudichiamo sulla base del nostro vissuto, non vedi con obiettività, tu eri una testa calda e noti questa come debolezza ma non è detto che debba esserlo.
    E poi sei una mamma molto attenta, troverai di sicuro il modo per aiutarlo a tirare fuori quello che sente, e se lui si sente che non gli interessa nulla di imporsi o prendere posizione su cose che non gli importano più di tanto..andrà bene così!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie.
      Ciò che vorrei io è proprio che tirasse fuori quello che sente, non che si imponga o altro, ma che sappia esprimere quello che pensa senza paura

      Elimina
  2. Mamma che dilemma Nia...Molto saggia Ilmondorotola...Noi giudichiamo in base a noi al nostro vissuto che è completamente diverso da quello che vivono oggi...Io ho visto mamme intervenire su tutto e così non vorrei diventare, come è giusto che imparino a pensare con la loro testa ma noi quando siamo diventate indipendenti su pensiero degli altri?!?! Io a volte nemmeno oggi.
    Mi dico che devo imparare la "pazienza e rispettare i suoi tempi e la sua indole" il mio è un "cagone"...Facciamo del nostro meglio.. lavorando o meno

    RispondiElimina
  3. Io non credo proprio che il problema sia il lavoro perché tu sei una mamma molto presente e attenta, in generale concordo con Cate sempre molto saggia, non è detto che questo lato del grande debba per forza essere una debolezza! Carlo è un po come Sofia, fa gruppo e ha un migliore amico ma non mi ha mai detto che uno comanda sull'altro o che lui non può giocare con zy per colpa di un bimbo che non vuole, al parco noto che sa stare benissimo anche solo e sono giochi o situazioni che non gli piacciono si stacca dal gruppo e fa da se, in genere sono gli altri che lo cercano tanto..ma lui non è il leader di nulla, io come te mi faccio tante domande e non so se sbaglio o.meno e sono casalinga, credimi il lavoro non c'entra, stai tranquilla!

    RispondiElimina
  4. Guarda, non sono mamma, ma ho la bellezza di quattro nipotini che abitano al piano di sotto (e il quinto in arrivo), ed il più grande è la versione umana di Calimero, da un certo punto di vista. Intanto è molto buono d'animo, generoso ed educato, il classico bambino che gli adulti adorano perché non è mai il problema, ma essendo, a scuola, l'unico così, le sue maestre lo considerano una rogna perché con lui dovrebbero cambiare un po'registro. È lui si lamenta sempre che i più prepotenti della classe non lo calcolano, o che lo sfottono, che non è il più popolare, che... In realtà i suoi compagni lo cercano e gli vogliono bene, è troppo insicuro per rendersi conto potrebbe essere un leader positivo, ad esempio è l'unico in classe a dedicarsi alla compagna sovrappeso, ad esserle amico, l'unico ad essere invitato al suo compleanno.

    RispondiElimina
  5. Non sono mamma, quindi non sono neppure brava a dare consigli, però mi sa che mi sentirei a disagio pensando a un bambino così dominante che gioca con mio figlio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh già, ma è amico suo e non mi sognerò mai di dirgli che non può essere suo amico. Soffro in silenzio e osservo ;D

      Elimina
  6. Non ho terminato il commento (troppo lungo e mi scuso) prima, ma volevo solo dire che non essere il dominatore della situazione secondo me non è tragico, tra l'altro finché sono bimbi da scuola materna... Aspetta e osserva, ci sono altre strategie per rimettere i più prepotenti al loro posto, e sono certa che il tuo bimbo ne elaborerà qualcuna di adàtta al suo sentire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Intanto benvenuta! Poi credo di non essermi spiegata bene. Io non voglio che mio figlio sia predominante o comandi, vorrei però che non stesse fermo senza reagire, quando qualcuno, davanti a lui, soprattutto un suo amico, subisce delle ingiustizie e vorrei anche che non stesse fermo a subire dispetti e angherie, ma se ne andasse altrove.

      Elimina