giovedì 29 giugno 2023

OGGI SCELGO DI STARE MALE

 E' un anno e mezzo ormai che non marito ha cambiato casa.

Nella casa che doveva essere nostra ci sono due stanze "in più", una doveva essere la "mia" una la "sua". Io l'avevo sistemata praticamente subito e destinata a mio ufficio, e quando lui se ne è andato avevo comprato i mobili per disfare gli ultimi scatoloni

La sua era stata riempita di cose sue, fumetti, strumenti, cianfrusaglie, il suo pc. Di fatto l'ha usata poco per suonare e niente altro, quando se ne è andato è rimasta cosi, mai pulita, ci vanno i ragazzi ogni tanto a strimpellare e prendersi i fumetti io ho evitato di entrarci più che potevo.

Qualche settimana fa ho deciso che era il momento, ho ordinato i mobili, ho chiesto alla signora che mi aiuta a casa un paio di volte al mese se poteva occuparsi lei di pulirla, che io proprio non sono adatta. Abbiamo deciso che per lunedì devo svuotarla... Che fatica. 
Al di là della mole di roba che c'è da spostare e che poi andrà sistemata, ogni volta che ci entro sento un mattone sullo stomaco, mi guardo intorno, mi viene la nausea, vorrei piangere, chiudere la porta e andarmene. 
Oggi sono arrivata a buon punto, per metà è vuota.

Ma sto male, sono triste. E niente, ho deciso che va bene così, non ho rimpianti ne rimorsi, ma fa comunque male, e non ho voglia di oppormi. Mi permetto di stare male oggi e tutto il tempo che servirà perchè quella diventi la stanza dei ragazzi e non mi ricorderà uno dei più grandi fallimenti della mia vita.

Amen

5 commenti:

  1. ma nel momento in cui fallivi non sapevi di star fallendo, quindi non è un fallimento, o forse è il fallimento di Schrodinger XD
    Anch'io ho fatto una fesseria a sposarmi sapendo già che le premesse non erano buone, ma volevo andarmene di casa ed è andata ammerda, inutile macerarsi, va benissimo piangerci su e poi andare avanti!
    Quella desolazione ad aprire la stanza l'ho provata dalla prima volta che sono entrata in casa di mia madre dopo la sua morte, e ancora adesso a oltre 7 anni dalla vendita se ci ripenso piango. Idem per la sua macchina (che prima era stata la mia). Ma perché costui non si è portato via la roba, se posso?

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    1. Mah, non so bene neanche io, forse perchè non aveva preso benissimo la fine della nostra storia, forse perchè non ha ancora una sistemazione definitiva, forse perchè è un accumulatore seriale e compra compra compra ogni porcheria inimmaginabile oltre che cose nuove anche se le ha già. Già per fargli portare via i suoi vestiti ci sono voluti mesi, in questa stanza ci sono ancora un po' di cose personali sue e poi fumetti e strumenti musicali che vuole restino la per i ragazzi. Ora man mano che metto via farò un po' di cernita.

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  2. La tua scelta di stare male è sacrosanta, come lo è affrontare "il mostro" della sua stanza. Sicuramente sono tutti passi che servono per superare la cosa, quello che non è giusto è considerare il vostro rapporto un fallimento. Le cose accadono tutto qui, se vi siete incontrati e frequentati deve esserci un senso che magari ora non ti è chiaro, ma tutto ha un senso, anche solo per dire "ho imparato qualcosa!". Un abbraccio.

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    1. Fallimento proprio no, ricorda l’affetto e la stima che vi hanno portato, allora, a vivere assieme e poi sono nati due magnifici figli. Conviene è difficile se la persona che abbiamo scelto non la sentiamo più vicina e partecipe, e se, pur provando a resistere, sentimenti di inadeguatezza e di estraneità ci attanagliano il cuore. Meglio rispetto e correttezza da lontano, che liti e incomprensioni quotidiane

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