martedì 15 gennaio 2019

La scelta della scuola

Che sia il nido, la scuola dell'infanzia o la scuola elementare, quando è il momento di scegliere il luogo dove i nostri figli passeranno la maggior parte della loro giornata, noi genitori, chi più chi meno, entra in  crisi.

Per noi la scelta più difficile è stata la scuola dell'infanzia.

Le cose da valutare per scegliere la scuola giusta, per ogni ordine e grado, secondo me sono queste
- la sensazione che ci dà la struttura
- gli orari offerti
- il costo
- la posizione.
Non necessariamente in questo ordine di importanza.

Il nido è stata quasi una scelta obbligata, escludendo i nidi in famiglia, per cui devi avere un livello di fiducia molto molto alto, escludendo il nido privato che abbiamo qui, perché troppo esoso, rimaneva il nido comunale, che aveva orari compatibili con i nostri lavori, una retta contenuta grazie all'ISEE, e ci sembrava un ambiente rassicurante, con personale competente e disponibile.

Per la scuola dell'infanzia è stato un po' più complicato. Qui i paeselli sono molti, e ognuno ha la sua scuola dell'infanzia.
Noi abbiamo visitato tutti quelli che avevano una possibilità fattibile per noi, (anche quelli che avrebbero implicato il costante aiuto dei nonni, che poi ci avrebbero mandato allegramente a quel paese), e scartato a priori quelli che proprio non facevano per noi, sia per orari che per scelte del personale o della didattica.
Io non mi sono mai posta il problema di chi prepari da mangiare ai bambini, ma nelle varie riunioni molte mamme avevano come primaria preoccupazione quella che ci fosse la mensa con personale interno e non catering
Altre mamme cercavano un asilo dove i figli potessero dormire tanto, e non fossero svegliati insieme agli altri bambini.
Noi più che altro cercavamo di capire se le insegnanti fossero delle psicopatiche e avessero voglia ancora di fare il loro lavoro.
Abbiamo quindi escluso l'asilo che usava la tv come intrattenimento quotidiano, quello con le insegnanti che a malapena rispondevano alle domande, e anche quello con le stanze così piccole, e anguste che il mio soggiorno è più ampio.
La nostra fortuna è stata che l'unica possibilità rimasta avesse un orario molto buono, e anche se privato, con una retta sostenibile per 6 anni.

L'anno scorso invece abbiamo affrontato la scelta della scuola primaria, e anche qui, purtroppo, a farla da padrone è stata la scelta dell'orario, e tra le due scuole papabili abbiamo nuovamente scelto quella che ci dava più sicurezza in termini di personale. Che voglio dire, se alle giornate open l'istituto sceglie di essere rappresentato da un'insegnante che a metà delle domande risponde "eee non saprei" io due domande me le faccio, e scelgo altro ecco.

Disclaimer: Questo post nasce perché ci sono amiche che dovendo scegliere entrano totalmente in crisi, tanto da fissare una uscita serale per sentire le diverse campane, e allora magari andare per punti può aiutare qualcuno.

Conclusione: per scegliere una scuola visitatela, e poi scegliete il male minore per voi
In bocca al lupo

9 commenti:

  1. I miei criteri di scelta sono stati:
    *ambiente e sensazione che mi hanno dato le insegnanti anche se non erano quelle di Matteo quando le ho incontrate
    * tipo di programma e iniziative
    *vicinanza a casa e comodità mia/nostra perché anche le amicizie contano e potersi beccare in giro al volo per una merenda o qualsiasi altro motivo organizzativo è comodo
    Poi ho sempre pensato se va male e lui non si trova bene si puo' sempre cambiare.
    All'inizio ho valutato anche il fatto che dormissero nell'altro asilo comunale preso in considerazione, ma poi non ho ritenuto che fosse fondamentale, ho scartato quasi a priori il privato e le suore (nel senso che non li ho proprio visitate) perché era diciamo l'opzione se non mi trovavo bene nel pubblico!

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  2. Il mio paesello è piccolissimo ma posso "espatriare" nei limitrofi per la scelta (es. Cattolica), ma il paletto che mi sono messa a discapito di altri molto più importanti è quello che sia comodo per raggiungere il lavoro in tempo utile; la possibilità del tempo pieno (o alternativa). Ma quello che mi è premuto più di tutti è mantenere le amicizie nate all'asilo. Sono combattuta perché queste cose rimandano ad una scuola ben precisa, ma a "sensazione" non mi ha catturato a dovere!

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    1. Sara ma anno prossimo primaria?!?!?

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    2. Sì, elementari! Siamo arrivati già a questo traguardo!

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  3. Mi scusi cosa intende per poveraccia?

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  4. Cioè mi stai dicendo che io sono pessima perché non scelgo e sbaffo le cinne nella scuola più vicina a casa? XD
    Al di là del nido e della materna che ho scelto con cura, per la scuola dell'obbligo ho scelto decisamente la comodità e senza pensarci neanche troppo XD

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  5. Io ho visitato la scuola materna a cui ho iscritto mio figlio, ho dialogato a lungo con le maestre che sembravano disponibilissime, e tante altre belle cose, ma ho sbagliato.
    E ancora adesso stringo i denti, perchè Lorenzo ha stretto delle amicizie importanti, e non voglio sradicarlo dai suoi affetti.
    Eppure è dura.

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