Devo togliermi un tarlo, un tarlo che diventa ogni giorno più grande, soprattutto dopo che la mia amica mi ha risposto "bhè tutti lo farebbero" con una risata così antipatica che l'avrei presa a sberle.
Ora, o sono io sbagliata e anche stupida, perché mi sembra di pensare giusto, o frequento gente con un senso della morale e del dovere molto bassa.
Parlo di maternità, conosco tre mamme che sono al momento in maternità e che già sanno dall'ìnizio della gravidanza che non rientreranno al lavoro.
Due di queste poi, hanno cercato il secondo figlio per continuare la maternità del primo, una e per essere in maternità quando il primo andrà all'asilo, l'altra.
Sacrosanto diritto, però se fai questa scelta, secondo me,
1- lo comunichi subito al datore di lavoro, che non sarà certo contento, ma saprà che dovrà sostituirti per sempre e non per un periodo che va dai 5 mesi ai due anni, e sicuramente sarà più contento di saperlo prima che al momento del rientro
2 - non mi sembra corretto sfruttare tutta la maternità e altre agevolazioni fino all'ultimo giorno. Non vuoi tornare al lavoro? ok, ti fai la maternità obbligatoria e basta. Anche perché nei casi che conosco io, sono tutte ragazze che non smetteranno di lavorare, ma cercheranno un altro posto.
So che le mie sono belle parole, e credo anche che dovrebbe essere la normativa a mettere dei paletti perché non ci siano questi episodi di sfruttamento di un diritto, però non mi sembra corretto per chi la maternità non ce l'ha, per chi finita la maternità obbligatoria fa i salti mortali per rientrare al lavoro, per chi si accontenterebbe di un part-time e non gli viene concesso, per chi subisce mobbing o licenziamenti con false scuse dopo che ha avuto figli, e per chi subisce i pregiudizi della società e dei datori di lavoro per colpa del comportamento scorretto di queste persone.
Ecco a me non sembra giusto, e so che probabilmente sarò l'unica a pensarla così ma spero che un giorno il mondo sarà migliore.
Dio ti ringrazio, una mamma che la pensa come me. Io avevo una collega che ha tenuto sulle spine il datore del lavoro fino due giorni prima del rientro per poi dire, candidamente, che si licenziava. Per carità sono scelte.. onestamente se decidessi anche io però farei lo stesso anche la facoltativa, è un sacro santo diritto, ma il buongusto di comunicarlo..
RispondiEliminaDi contro però posso dirti che chi, come me (e credo te), tenga al lavoro e, per lo meno io, per rientrare prima non ho preso tutta la facoltativa e sono sempre puntuale e quando stanno male o le lascio dai nonni o cmq evito di prendere un permesso per poi venir ripagata peggio di chi si è goduta tutta la maternità, ogni scusa è buona per stare a casa (ha vomitato, ha mal di testa, non si sentiva), toglie proprio i sentimenti.
Quindi ok, noi donne con la maternità non siamo proprio "pulite", ma anche i datori di lavoro non è che siano così propensi.
la penso come te...Io ho un'amica che ha fatto così e ovviamente ancora ne parlano!!
RispondiEliminaD'altra parte ne ho avuta un'altra che ha sempre lavorato fino all'8° mese stando bene per entrambe le gravidanze, rientrata dopo 5 mesi credo...e appena c'è stata la necessità di licenziare è stata licenziata.
Ed era organizzata bene per le emergenze perché ha 4 nonni sorella e cognata disponibili sempre!
Mi rendo conto che i datori di lavoro non siano meglio. E credo che se iniziassimo quel discorso non finiremmo più. L'essere mamma e
RispondiEliminaDicevo, l'essere mamma è visto come una limitazione nel mondo del lavoro, i "capi" tendono ad eliminare il problema e le mamme ad approfittarne appena possono. Il solito cane che si morde la coda, credo non ne usciremo mai purtroppo
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