Ci sono giorni, come oggi, che penso di essere bipolare.
Alterno giorni, o anche momenti di entusiasmo e felicità assoluta a down incredibili.
Vorrei capire dove sbaglio, perché non riesco a portare a temine nemmeno gli obbiettivi quotidiani e vorrei capire cosa è cambiato in me rispetto a quando ero piccola.
Ci sono delle cose della mia infanzia che ricordo perfettamente.
Una volta mi ero stupita quando mia madre tornata dai colloqui mi aveva detto tra le varie cose che un'insegnante era molto contenta del fatto che io chiedessi sempre, se una cosa non mi era chiara la chiedevo, anche dieci volte fin che non avevo capito, non avevo paura nel chiedere. La mia meraviglia era dettata dal fatto che IO non ci vedessi nulla di strano. Era mio diritto chiedere.
Ora non ci riesco più. Ho paura di chiedere qualunque cosa, ho paura di esprimere un pensiero, ho paura di chiedere aiuto e non ne capisco il motivo.
La mia testa mi ripete che domandare è lecito e rispondere è cortesia ma io sono completamente bloccata. Parlo di tutto, ma parlo soprattutto del discorso lavoro/soldi. Io non ho coraggio di intavolare un discorso con il mio "capo", non so da che parte prenderlo. Se lui la prende male poi io che faccio? Cioè al lavoro siamo io e lui e basta. Che poi "capo" secondo me non è la parola giusta, cioè il fatto che io riesca a pagare asilo e affitto oggettivamente dipende da lui, ma anche il suo lavoro dipende da ciò che faccio io, visto che di quello che faccio io lui non sa fare molto.
Vero è che se si dovessero chiudere i rapporti e chiudere male io per lavorare devo cambiare città o lavoro. Altrettanto vero che dopo 5 anni, io non sono certo indispensabile ma dubito che trovi facilmente qualcuno che gli dia la mia disponibilità, abbia le mie capacità e "chieda" quello che chiedo io, e lui da solo oggettivamente non potrebbe fare ciò che facciamo insieme.
Non so, se qualcuno a qualche consiglio si esprima, il blog qualcuno lo legge, quindi palesatevi senza problemi!!
Ciao mia..si ogni tanto ti leggo..capisco che hai paura come dici da lui dipendono molte cose..paghi asilo e affitto, i soldi servono eccome. Devi capire tu quanto margine di manovra hai, in che situazione siete a lavoro, gira tutto bene o siete in crisi?! Lui guadagna molto e ti sfrutta?! Quanto margine di manovra ha lui?! Ti da' pochi soldi ma ti consente altro di non economico, tipo orario flessibile o cose del genere?! Pesa tutto e capirai da sola cosa fare ;)
RispondiEliminaScusa il cell ha scritto mia
RispondiEliminaCiao Darling, grazie.
RispondiEliminaProprio oggi mi ha detto che dovrà farsi operare ad una gamba. Quindi dovrò sicuramente rimandare il discorso, anche fosse non posso mollarlo ora. Io credo che le cose siano due, 1- lui non fa i conti ai clienti, quindi oggettivamente non ha le entrate che dovrebbe avere, 2-non credo si accorga che effettivamente mi da poco. Mi consente un orario flessibile, certo ma io non è che "ne approfitto". Alle 6.30 sono in ufficio, pausa pranzo di 1,5 h e vado via alle 17.00 con un pomeriggio libero a settimana. E difficilmente, tranne emergenze gli orari cambiano, e ha comunque la mia piena disponibilità a qualsiasi ora, da casa.
Comunque ragionerò ancora sui tuoi spunti.
P.S. tu il blog non lo riapri proprio? come stai? (ti leggevo)
Devi pesare bene le tue mosse quando chiedere come farlo. Pensaci bene. Puoi sempre iniziare con un piccolo aumento. Anche per sentire riconosciuto il tuo lavoro e impegno e poi dopo un tot di tempo in tutti i posti bene o male so chiede un aumento. Poi tu vai lì per i soldi mica per beneficienza. No il blog e' chiusissimo non ne sento l esigenza per adesso...io sto bene ho un altro bimbo di 9 mesi e sono contenta ma distrutta...mi capisci credo :) darling
RispondiEliminaPoi scusa al.max ti dice di no mica ti deve licenziare come risposta no?!darling
RispondiEliminaMa che bello!! Ti capisco sì! :)
RispondiEliminaGrazie per le tue parole!! Mi rendi positiva!!